Finanza personale

segue....

Strabuzzo gli occhi, il caffè quasi mi va di traverso, suscitando il sorriso di una Inglese mozzafiato, mentre lui mi fa vedere l’articolo a tutta pagina di una nota banca che reclamizzava appunto il prodotto in questione.

“ecco vedi? Qui dice che mi danno un cedola iniziale più alta e poi queste cedole annuali che ne pensi?”

Distolgo a malincuore lo sguardo dall’Inglesina e lo sposto sul giornale, osservo tutto scocciato ma nulla, un normale annuncio come se ne vedono tanti.

Nella parte superiore della pagina troviamo un bel titolone, a seguire le solite faccine sorridenti, tipo famiglia Mulino Bianco, delle medagliette con in bella vista le percentuali di interessi annuali promessi, tutto molto armonico.

“Ma che cosa è esattamente una obbligazione?”


Cortesemente rispondo, il suo termine esatto sarebbe prestito obbligazionario perché di quello stiamo parlando appunto di un prestito.

Lo vedo interessato e continuo, io risparmiatore presto i miei soldi ad una società, nel qual caso sentirai parlare di Corporate Bond, oppure allo Stato sai i Bot i Btp quindi parleremo di Governative Bond.”

“A che servono?”

Servono alle società, allo Stato o alle Banche come canale alternativo di finanziamento,  lo Stato ad esempio emette i propri titoli per finanziare le sue spese.
Servono al risparmiatore come investimento relativamente sicuro e  relativamente stabile.
I titoli, collocati in borsa, si comprano, si vendono, ed hanno delle quotazioni giornaliere.

“Sembra interessante, continua.”

Ora, come tutti i finanziamenti si prevede che il denaro debba essere rimborsato entro un certo lasso di tempo, poi per il disturbo, mi vengono erogati degli interessi, in varie forme,  ad esempio tutti alla fine, una cedola iniziale fissa le altre variabili, pagamento di cedole mensili, trimestrali, annuali ecc. chi più ne ha più ne metta, esistono svariate forme di pagamento degli interessi.

“Quindi come investimento è sicuro.”

In linea di principio non esiste un investimento sicuro, esistono fattori di rischio maggiori o minori che devono essere presi in considerazione di volta in volta.

In questo caso la prima cosa che devi guardare è appunto chi  ha emesso questo titolo, si chiama emittente parleremo quindi di rischio emittente  conosciuto anche come rischio di credito.
Insomma, ti sto prestando i soldi ma tu chi sei?
Come faccio a sapere se fra tre, cinque, sette anni sarai in grado di restituirli?

Riprendiamo il giornale ed in un angolino c’era il logo della banca che ha emesso il titolo, uno dei più grandi istituti finanziari d’Europa.

OK dico io mi sembra abbastanza solido a occhio, però se vogliamo un confrontino in più meglio analizzare il rating.

“E daje è che cosa è sto rating?”

Esistono delle società il cui compito è quello di fornire una valutazione sul merito creditizio delle aziende, delle banche e dei governi.
Ti affibbiano un punteggio,  in base a quello viene fornita all’investitore un’indicazione di massima sul merito creditizio appunto,  della serie, tizio sarà in grado di restituirmi i soldi? Sarà solvibile nel breve, medio, lungo periodo?

Quindi che rischi ci sono?

Il rischio in questo caso sarà che scaduto il contratto, la società od il governo non siano in grado di restituirmi i soldi, in caso appunto di Fallimento (default).

Mi sta bene, guardo il rating ma se l’emittente è lo Stato scusa.

Ricorda che anche le nazioni falliscono, uno dei segnali lo si vede nel tasso d’interesse, quando non si riesce a collocare un titolo si alza il tasso per renderlo appetibile, ed in particolar modo nei titoli di Stato, occhio ai tassi troppo elevati perché inglobano appunto il rischio paese.
Questo mi porta a riflettere sul secondo tipo di rischio a cui devi prestare attenzione.

Il rischio dei tassi?

Per l’appunto, attenzione alle trappole mentali, l’avidità è una brutta bestia, a tassi alti corrisponde maggiore rischio di credito. Rendimento e rischio vanno sempre a braccetto.

Inoltre i tassi variano ogni giorno comportando anche una variazione del prezzo del titolo in su o in giù.

Basta così?

E no figlio mio, attenzione in quale valuta vene emesso il titolo,
se il titolo viene emesso in una valuta diversa dall’euro, attenzione perché anche i cambi variano ogni giorno, determinando una variazione nel prezzo del titolo e delle eventuali cedole.

Attenzione alle divise ad alto rendimento, questo è un chiaro segno di instabilità economico/politica, deficit di bilancio, alta inflazione che potrebbero, negli anni, portare a repentine svalutazioni con conseguenze negative sul prezzo del titolo.

Dimmi che non c’è altro!

Solo un ultima considerazione, tu mi proponi un tasso x annuale ok figo, ricordati che da questo tasso devi togliere

-         Le tasse
-         I costi
-         L’inflazione

L’inflazione appunto, è quella cosa che come l’acqua sulla sabbia erode il valore del nostro denaro nel tempo.

Infine la ciliegina sulla torta, la durata del prestito.
Esso può durare da alcuni mesi, come nel caso di un Bot, fino a svariati anni pertanto, anche se è ammessa la vendita anticipata, sappi che avverrà al valore di mercato, la restituzione del capitale infatti, avverrà soltanto alla scadenza del contratto; ergo riflettere bene, e parlane con il tuo consulente di fiducia prima di muovere un passo.

Capito, ho capito che mi hai già fatto venire mal di testa.

Detto questo, si rimette a leggere il suo bel giornale ed io torno alla mia occupazione preferita, guardare la gente che passeggia, ma della simpatica Inglesina purtroppo nessuna traccia.


Spero di esservi stato utile, che ne pensate?
Strematemi di commenti!
Al prossimo post vi faccio  l’elenco di tutti i tipi di obbligazioni esistenti  con i loro pro e contro, arrivederci a sabato! 
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